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Regno di Sardegna

I primi ebrei giunsero a Torino nel 15º secolo, in seguito all'espulsione degli dei francesi nel 1394, venendo ammessi ufficialmente città nel 1424.

La loro presenza divenne in breve così cospicua dato deve essere regolamentata con un editto, egli statuta sabaudiae 1430, emanati da Amedeo VIII duca di Savoia. L'editto imponeva una serie di limitazioni ai contatti tra ebrei e cristiani, ma delineava anche un quadro di Sostanziale tolleranza, Che tra Asti e tassi si mantenne in vigore fino all'emancipazione. Nuovi gruppi di ebrei giunsero nel 500, dalla Spagna, dalla Francia e dalla Germania, attratti dalla politica liberale di Emanuele filiberto 1553-1580. La reggenza di Giovanna Battista di nemours E la controriforma portare un invece ad un progressivo peggioramento nelle condizioni di vita degli ebrei, fino all'istituzione del ghetto  nel 1679, il primo dei 19 Ghetto dei quali furono rinchiusi 5000 ebrei dei ducato. Per rinchiudere i 763 ebrei che allora abitavano in città fu scelto il grande edificio dell'ospedale dei medicanti, in una contrada San Filippo. Il rapido aumento della popolazione ebraica, Che nel 1794 raggiunse oltre 1300 unità , Porto ad estendere l'area del ghetto alla zona continua del ghetto nuovo, tra le vie  San Francesco e Piazza Carlina. In ghetto rimase in vigore con la breve pausa del periodo napoleonica, fino al 1848, con lo statuto albertino.

 

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