top of page

creazione

Ducato Modena

e Reggio - Estensi

liberazione

Impero Francese

Nel 1638 anche a Modena veniva istituito il ghetto ebraico, per volere del Duca Francesco I. (Il Recinto serraglio) era lungo la via maestra (attuale via Emilia) vicini a Piazza Grande e Piazzetta Torre, antichi luoghi di mercato, scambi o contatti. Tra i vari problemi del vivere quotidiano fu senza dubbio quello delle condizioni igieniche sanitari: problemi di fogne, alta densità di popolazione, Spazi molto stretti. All interno del ghetto c'erano gli edifici di preghiera e di culto, con tre Sinagoghe una di rito italiano,una di rito tedesco,è una di rito spagnolo,il cortile per la festa delle capanne (Sukkot) , e i locali per l 'assistenza ai poveri ed ammalati. Oltre a questi spazi c'erano delle botteghe intorno alla piazzola, locali per attività di artigianato e magazzini per conservare la merce. Il Podestà Andrea Cadebo aveva concesso agli ebrei di giorno di poter uscire fuori dal ghetto per vendere le loro mercanzie purché venisse comunicato al Podestà. Le donne si guadagnavano da vivere come lavandaie, oppure pulivano caldaie.Nonostante l'ambiente degradato , il ghetto divenne un centro particolare e vivace e attivo nei studi ebraici e cabalistici, meta di contatti internazionali, con maestri come Abramo Graziani,Aaron Berechiach, Abramo Rovigo,Israele Cohen. Si aprirono le porte del ghetto nel 1796 con l'arrivo dei francesi, ma poi furono definitivamente liberi nel 1859.

bottom of page